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La Semana Coração Azul invita la società amazzonica a svegliarsi e a riflettere sulla tratta di persone
Il Teatro Amazonas è stato un punto di riferimento per dare visibilità alla realtà della tratta di esseri umani, e per chiudere nella città di Manaus la Semana Coração Azul (Settimana del Cuore Blu). Una performance eseguita dai giovani del Projeto Oséias, che coinvolgevano i passanti che sono stati molto disponibili e hanno favorito così il dialogo e l’attività informativa svolta da queste associazioni.
Il 30 luglio è la Giornata Mondiale contro la Tratta Di Persone, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per celebrare la data di approvazione del piano globale per combattere la tratta di persone. Per questo motivo, la settimana in cui cade questa data si è celebrata la Campanha Coração Azul (Campagna del Cuore Blu) al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica e far rivolgere l'attenzione della società sulle vittime, incoraggiandola a unirsi alla lotta contro la tratta di persone.
La campagna, che si svolge in paesi in tutto il mondo, è stata presa in carico in Brasile dal Ministero della Giustizia nel 2013. Ogni anno cresce il numero di istituzioni, gruppi e stati che fanno propria questa campagna per richiamare l'attenzione sul traffico di esseri umani. In Amazzonia, uno degli stati in cui il traffico di persone è maggiore in Brasile, la campagna è stata coordinata dal Dipartimento di Cittadinanza e Diritti Umani dell'Amazzonia - SEJUC, in collaborazione con il Provveditorato agli Studi - SEDUC, L'Assessorato all'Istruzione - SEMED, il Projeto Oséias e la rete Um Grito pela Vida.
Come ci racconta Roselei Bertoldo, della rete Um Grito pela Vida di Manaus, "durante questa settimana sono state organizzate diverse attività, come ad esempio un corso di consapevolezza e prevenzione in collaborazione con cinque scuole, assistenza in una casa-rifugio dove vivono indigeni Warau e migranti venezuelani, dove abbiamo potuto sensibilizzare, informare e mettere in guardia le persone, soprattutto per quanto riguarda il traffico a scopo di sfruttamento sessuale, lavoro forzato e adozione irregolare, inclusa la scomparsa di bambini, un dato molto elevato nella città di Manaus."
Insieme a questo, Roselei Bertoldo, riconosce l'importanza della campagna come strumento per "avvertire non solo queste persone, con le quali abbiamo avuto contatti diretti, ma anche la società in generale, per far sì che siano consapevoli, informati e, soprattutto, denuncino i casi di tratta nella nostra regione". Sottolinea che "questo è un impegno, ci uniamo alle pubbliche istituzioni nella certezza che è importante che ognuno faccia la propria parte". In questo senso, la rappresentante della rete Um Grito pela Vida, ha sottolineato che al termine della campagna "ha ricevuto due casi di sfruttamento sessuale, cui forniamo assistenza e accompagnamento verso la conquista dell'autonomia."
L'importanza del lavoro congiunto tra le diverse Chiese e la società civile, è, secondo Valmi Bohn, membro della Rete Nazionale di Coordinamento Um Grito pela Vida, fondamentale: "oggi il traffico di esseri umani è un enorme problema sociale che non ha soluzione, ma quello che possiamo fare per impedirlo è importante, e noi da soli non possiamo fare nulla. C'è bisogno che la Chiesa, le istituzioni e la società civile uniscano le forze per riuscire a raggiungere quante più persone possibili in questo lavoro di prevenzione, in particolare tra i giovani e i bambini che sono i più colpiti, all'interno delle vulnerabilità sociali che viviamo oggi."
In riferimento alla presa di coscienza da parte della società, Valmi Bohn sottolinea che "sembra che ci sia ancora un bel po' da fare, è una strada lunga per molte persone, la società è consapevole del grande pericolo che i figli, i nipoti corrono, nella grande invisibilità di questo fenomeno, che è una piaga sociale, un crimine odioso che deve diventare un argomento sempre più all'ordine del giorno all'interno della società civile, in particolare i genitori devono arrivare a riconoscere che i loro figli, in un modo o nell'altro, sono a rischio e perciò devono diventare consapevoli per essere in grado di prevenire, e quindi trovare gli elementi e gli aspetti che possono aiutarli a difendersi da questo crimine."