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Nasce Red Rahamim, la rete messicana delle religiose e dei religiosi impegnati contro la tratta di persone
Da diversi anni Talitha Kum (TK), la rete mondiale della vita religiosa contro la tratta di persone era in dialogo con la conferenza dei religiosi del Messico (CIRM), per promuovere la collaborazione e il lavoro in rete contro la tratta di persone. Dal 18 al 24 settembre 2016, questa collaborazione ha portato alla realizzazione del primo corso di formazione per religiose contro la tratta di persone. Il corso è stato coordinato da Sr. Carmela Gibaja Izquierdo, rappresentante di Talitha Kum per l’ America Latina e coordinatrice di Red Ramà, Sr. Eurides Alves de Oliveiera, coordinatrice della Rete Um Grito pela Vida e dal formatore Stefano Volpicelli. Hanno partecipato 30 religiose provenienti dal Messico e dai paesi confinanti.
Il Messico è un paese che fa da ponte tra l’America Centrale e Sud con il Nord America, profondamente segnato dalla violenza di organizzazioni criminali, responsabili tra l’altro per la tratta di persone.
Il Messico è un paese di origine, transito e destinazione di vittime della tratta. Donne, uomini e bambini sono sfruttati nel lucrativo mercato del sesso e per lavori forzati. I principali gruppi in situazione di vulnerabilità sono le donne, i bambini, le popolazioni indigene, persone con disabilità, migranti e LGBT.
Oltre ai messicani in Messico sono trafficate persone principalmente dall’America Centrale e del Sud. Nel paese sono state identificate, soprattutto tra i migranti in transito verso gli Stati Uniti, vittime provenienti dai Caraibi, dall’Europa dell’Est, dall’Asia e dall’Africa.
Il corso si inserisce, come una semente piantata per terra, nel momento storico vissuto dal Messico, che durante il mese di settembre ha fatto memoria e ha rivendicato giustizia per i 43 studenti scomparsi il 26 settembre di due anni fa ad Iguala nello stato di Guerrero. Mese segnato dalla uccisione di tre sacerdoti e dalla campagna elettorale per il presidente degli Stati Uniti, i cui dibattiti portano alla discussione mediatica la questione migratoria e la minaccia di costruire nuovi muri.
In questa realtà la Conferenza dei Religiosi del Messico (CIRM), in conclusione al corso ha deciso di creare la Rete Rahamim, parola che tradotta significa Viscere di Misericordia. La rete è parte della CIRM e membro di Talitha Kum. Con questo la rete mondiale della vita consacrata impegnata contro la tratta di persone aggiunge un nuovo membro, contando 19 reti, tutte impegnate a promuovere nel proprio paese e nel mondo intero azioni di prevenzione, protezione e assistenza alle vittime e di advocacy contro la tratta di persone in tutte le sue forme.
Di fronte all’arroganza della violenza, le religiose hanno risposto con la forza generativa del bene, della misericordia, che celebriamo in modo speciale in quest’anno giubilare. Il nome della rete “viscere di misericordia” è una risposta concreta e coraggiosa alla violenza criminale e all’insicurezza provocata da ogni forma di violazione dei diritti umani, che sono sicuramente tra le principali cause della tratta in Messico.
Le religiose che hanno partecipano alla creazione della Rete Rahamim si sono impegnante a testimoniare i valori della misericordia, della compassione, della libertà, prendendosi cura della vita delle persone maggiormente vulnerabili alla situazioni di tratta attraverso azioni di accompagnamento delle vittime della tratta e di prevenzione sostenute da una miglior conoscenza e studio della realtà e formazione.
L’impegno in rete contro la tratta di persone si inserisce nella dimensione profetica della vita consacrata che già condivide la propria vita e missione con popolazioni in situazione di vulnerabilità, migranti, donne sfruttate sessualmente, bambini e giovani in territori violentati da organizzazioni criminali responsabili per il narcotraffico e la tratta di persone.